03 (e) La soluzione dell’enigma di un progredire più veloce è fondata nella legge di Reincarnazione e Karma. (L’essere del Mistero di Michele)

Il mistero di Michele


 

La dimensione di tutto ciò che Rudolf Steiner raggiunse in questo cammino,

per un uomo non iniziato evidentemente si trova in un futuro ancora molto lontano.

• Tuttavia, a colui che si è preparato in questa vita terrena, un reale cooperare ai processi qui descritti

può rendersi possibile in una misura molto più ampia di quanto possa immaginarsi ora,

già nella sua prossima incarnazione.

 

Infatti, la soluzione dell’enigma di un progredire più veloce

è fondata nella legge di Reincarnazione e Karma.

 

È ovvio che difficilmente un uomo possa raggiungere questa meta durante una incarnazione, eppure mediante l’Antroposofia già adesso egli può assolvere decisivi gradi di preparazione su tale via. Ancor più, soprattutto durante le incarnazioni nell’attuale periodo le condizioni in merito sono particolarmente favorevoli. Già fra mille anni esse saranno molto più difficili.

 

• Così oggi si tratta soprattutto dell’atto

che l’uomo prima di tutto conferisca al suo pensare ordinario, logico,

un carattere possibilmente solido e coerente.

 

• Poi, in base all’opera iniziale di Rudolf Steiner, soprattutto impegnandosi a fondo con il libro La filosofia della libertà, egli deve appropriarsi dei fondamenti del secondo tipo di pensare e persino già degli inizi del terzo tipo.

L’approfondimento nell’osservazione goetheanistica della natura e spirituale dell’arte nel senso delle forme del primo e del secondo Goetheanum conduce altresì a tale meta.

 

• A questi due gradi appartiene anche l’ampio studio dei contenuti antroposofici stessi, e perciò nell’attuale periodo micheliano esistono condizioni particolarmente favorevoli; in merito Rudolf Steiner dice:

▸ «L’uomo deve abituarsi a pensare i nessi nel mondo secondo grandi punti di vista privi di egoismo. Perciò, se come semplice uomo si vuole percorrere questo sentiero rosicruciano,97 la miglior via è lo studio degli elementari insegnamenti della Scienza dello Spirito … Infatti, proprio l’occuparsi con queste verità purifica il pensare e lo disciplina in modo tale che l’uomo diviene maturo per gli altri provvedimenti che conducono al sentiero occulto» (O.O. 96, 20.10.1906).

 

• Per attivare nell’anima il terzo tipo di pensare è già necessario compiere i primi passi nel moderno cammino di iniziazione.

A ciò appartengono non solo

• l’assiduo studio della Scienza dello Spirito

• e il rigoroso sviluppo di qualità morali,

• ma già un’intensa vita meditativa nel senso dell’Antroposofia.

 

• Ancor più avanti in questo cammino conduce poi il lavoro interiore con i Mantra della Prima Classe della Libera Università di Scienza dello Spirito, nei quali il terzo pensare, quello micheliano appare nella sua forma diretta e viene esercitato.

Per questo sono adatti a far avanzare l’uomo sino ad iniziali esperienze nell’ambito del quarto tipo di pensare.

Sempre di nuovo Rudolf Steiner mette in rilievo che

il punto centrale e nel contempo il cuore di tutta l’Antroposofia

sono le comunicazioni delle indagini spirituali sull’essere del Cristo,

il Suo atto nel Mistero del Golgota e l’attuale apparizione nell’eterico.

 

Con particolare intensità e perseveranza il discepolo della Scienza dello Spirito

deve far diventare tutto ciò l’essenziale contenuto della sua anima,

poiché oggi si tratta di creare un rapporto del tutto nuovo con il Cristo

su tale fondamento, vale a dire mediante il   p e n s a r e   il mondo spirituale.98

 

In ciò si trovano i primi reali inizi per poter in futuro pensare insieme al Cristo

ed essere attivi nella sfera della libertà cristiana quali Suoi servitori e collaboratori.

Infatti, l’Antroposofia, quale messaggio del Cristo nel presente all’umanità,

è data a questa affinché già adesso in coscienza e libertà possano essere fatti i primi passi anche a questo quarto grado.

 

I frutti spirituali di questa disciplina interiore, che nell’attuale incarnazione può essere iniziata da ogni uomo, anche se nell’ambito di un’unica vita terrena forse non progredirà molto in questo cammino, vengono comunque portati da lui senza alcuna perdita nella vita dopo la morte, dove nel periodo tra due incarnazioni vengono trasformati in nuove facoltà superiori corrispondentemente alle leggi del mondo spirituale.

E così, già nella sua prossima incarnazione, un tale uomo ritornerà sulla Terra con una particolare dote riguardante tutti i gradi evolutivi qui descritti, e raggiungerà maggiori successi in questo cammino, arrivando forse già molto vicino alla meta qui delineata, per poi, se rimane fedele al suo cammino, raggiungerla sicuramente nella successiva, terza incarnazione.

 

Il cammino evolutivo ottimale qui abbozzato può naturalmente essere aggravato da certe condizioni del Karma personale, e per ciò non condurre così direttamente alla meta. Tuttavia qui si tratta non di dozzine, ma soltanto di poche incarnazioni.

In ciò è decisivo che in questa vita terrena iniziamo a percorrere il cammino micheliano al Cristo con piene forze d’azione e buona volontà.

 

Recuperare ciò più tardi, sarà incomparabilmente più difficile che nel tempo presente. Infatti, l’inizio di questo cammino appartiene all’epoca attuale, in cui Michele stesso, quale Spirito del tempo, è la guida dell’umanità.

E in questo sta il motivo del fatto che, secondo la legge del Karma, tutto ciò che come fondato germe in armonia con il mondo spirituale si semina nell’anima in una vita nel senso micheliano porterà tanto più ricchi frutti nella successiva vita terrena.

 

Oggi non si tratta unicamente di concreti successi che raggiungiamo nella disciplina in questa vita, ma piuttosto di tutti gli sforzi che intraprendiamo al riguardo in propria libertà.

E se nella nostra evoluzione non ci soffermiamo soltanto al p e n s a r e , ma intensifichiamo i nostri sforzi affinché vengano afferrati anche il s e n t i r e e in primi accenni persino il v o l e r e , allora già adesso poniamo un solido fondamento per nuove facoltà spirituali che poi, nella vita spirituale tra le incarnazioni, vengono ulteriormente sviluppate.

E nella sua prossima esistenza terrena l’uomo sarà già interiormente preparato, così che progredirà in modo incomparabilmente più veloce nel cammino iniziato oggi. Infatti, ogni sforzo volitivo dell’anima orientata verso la realtà dello Spirito, e una cosciente unione con esso, nella singola incarnazione si estende come un filo d’oro che conduce da vita a vita, e fa divenire l’uomo ciò che all’inizio del suo cammino egli si è posto quale meta evolutiva interiore da raggiungere.

Ritornando ora all’elemento più importante del Mistero di Michele del presente, al destino dell’intelligenza un tempo celeste, ora tuttavia divenuta umana sulla Terra, lo sguardo deve essere ancora diretto alla grande lotta tra Michele e Arimane per il futuro della Terra e dell’umanità.

Infatti, dopo che l’intelligenza micheliana si era separata dalla sua propria origine cosmica e da allora in poi viveva sulla Terra nelle anime umane, furono soprattutto gli Spiriti arimanici quelli che cercarono di contendere questa intelligenza a Michele per tutti i tempi futuri.

Rudolf Steiner ne dà la seguente descrizione: ▸ «Difatti, mentre dal cosmo l’intelligenza scendeva sulla Terra, crebbe sempre più l’aspirazione delle forze arimaniche a strappare a Michele l’intelligenza cosmica che andava diventando terrena, e di conferirle validità sulla Terra soltanto, una validità però libera da Michele.

 

Questa è la grande crisi che dal principio del secolo quindicesimo” dura fino a oggi, crisi in cui ancora ci troviamo e che si esprime nella lotta di Arimane contro Michele: Arimane che tutto mette in opera per contrastare a Michele il dominio sull’intelligenza ormai divenuta terrena, Michele che, dopo che il dominio sull’intelligenza gli è sfuggito, con ogni suo impulso si sforza di riafferrarla con l’inizio della sua reggenza terrena dall’anno 1879» (O.O. 237, 28.7.1924).

 

Il decisivo ruolo di questa lotta cosmico-tellurica spetta tuttavia all’uomo libero del presente.

• Con ciò è indicato il possente pericolo per tutta l’evoluzione della Terra

che l’intelligenza generale, che oggi possiedono tutti gli uomini, nel nostro tempo

possa essere usata non in senso micheliano, ma in modo e in direzione arimanica.

E poiché con l’intellettualità sulla Terra arrivò anche la libertà,

ogni uomo è completamente libero di scegliere a chi consegnare questa intelligenza

divenuta la sua propria intelligenza, ossia con chi volerla condividere.

 

Così abbiamo abbozzato l’intera drammaticità della situazione cosmica di Michele nella nostra epoca. Infatti,

• da un lato l’umanità oggi tende sempre più a consegnare questa intelligenza micheliana divenuta terrena ad Arimane.

• Dall’altro lato Michele, che ha iniziato la sua guida dell’umanità nel 1879, si trattiene perché, come abbiamo visto,

contrariamente agli altri Spiriti della sua gerarchia è l’unico che rispetta in piena misura la libertà umana (vedi pag. 25 ).

 

Perciò nel mondo spirituale Michele deve attendere soprattutto quel che faranno gli uomini di ciò che egli ha regalato loro come suo dono peculiare, l’Antroposofia100 quale sorgente della nuova spiritualità: se, come già descritto in questo capitolo, essi la colgono come una via di trasformazione dell’intelligenza divenuta umana, affinché così Michele possa nuovamente assumere l’amministrazione di essa, ora tuttavia nei cuori degli uomini, o se, sotto l’influsso delle potenza arimaniche, intraprendono la via opposta, che condurrà l’intera civiltà terrena nell’abisso.

 

Questa è realmente la lotta decisiva del presente.

E ▸ «più che ogni altra lotta, questa lotta è posta nel cuore umano».

Infatti, ▸ «nel corso di questo secolo XX; quando sarà trascorso il primo secolo dopo la fine del Kali Yuga [1899], l’umanità sarà o alla tomba di ogni civiltà, oppure all’inizio di un’epoca in cui nelle anime umane che congiungono nei loro cuori intelligenza e spiritualità sarà decisivo il combattimento di Michele per afferrare il suo impulso» (0.0. 240, 19.7.1924).

 

Dopo aver illustrato in questo capitolo dettagliatamente la via ad un risultato positivo di questa lotta, stando nell’attuale epoca della libertà tutto nelle mani degli uomini, vogliamo, anche se solo brevemente, addentrarci nell’altrettanto possibile sviluppo negativo, vale a dire in ciò che vogliono raggiungere Arimane e le sue schiere. Ancor più, se la via micheliana conduce alle altezze spirituali in cui l’essere interiore dell’uomo assume sempre più tratti divini, nel senso della parola nel Vangelo di Giovanni «Voi siete Dei» ( 10,34 ), allora la seconda via, che deve essere definita piuttosto una caduta, conduce nell’abisso universale, dove alla fin fine sugli uomini incombe la completa perdita della condizione umana.

 

Anche questa caduta ha diversi gradi che compaiono come negative immagini riflesse dei gradi che conducono nelle altezze spirituali e che sono già stati descritti sopra.

Se nella via verso l’alto la libertà dell’uomo assume dimensioni sempre più cosmiche, con la caduta nell’abisso universale incombe la definitiva perdita di essa, che è possibile osservare nei suoi inizi già nel nostro periodo, allorché invece della libertà ha luogo una crescente ossessione mediante le potenze arimaniche. ▸ «Poiché ogni sorta di potenze arimaniche [nel nostro periodo] si impossessano degli uomini» (O.O. 240, 19.7.1924). Anche qui si tratta soprattutto dell’ulteriore destino dell’intelligenza umana, che in questo caso tuttavia viene corrotta da Arimane e posta al servizio del male.

 


 

Note: 

97 – Con «sentiero rosicruciano» Rudolf Steiner intende la disciplina antroposofica, come da lui descritta soprattutto nei suoi libri L’iniziazione (0.0. 10) e La scienza occulta (0.0. 13).

98 – In merito a tale nuovo rapporto con il Cristo, oggi possibile occupandosi con l’Antroposofia, vedi 0.0. 175,6.2.1917.

99 – Intorno all’anno 1413 è iniziata l’attuale epoca dell’anima cosciente.

100 – , 2.5.1913 Rudolf Steiner parla dell’Antroposofia quale «dono di Michele».